L’ansia e i sintomi fisici
Ogni anno in Italia i disturbi mentali colpiscono circa 3.5 milioni di persone, pari a quasi il 6% della popolazione; più della metà di questi pazienti manifestano sintomi d’ansia in grado di farli sprofondare nella paura e nell’incertezza. Se prendiamo in esame i pazienti che abbiano sofferto di una qualche forma di disturbo mentale almeno una volta nella vita i dati diventano drammatici e tipici di una vera e propria epidemia, arrivando a includere una persona su cinque (20%).
Diversamente dall’ansia breve e relativamente leggera causata da un singolo evento stressante (come il dover parlare in pubblico o il primo appuntamento con una persona che vi piace), i disturbi d’ansia patologici si protraggono per almeno sei mesi e possono peggiorare se non vengono adeguatamente curati; spesso si verificano contemporaneamente ad altre malattie fisiche o mentali, tra cui la dipendenza da alcool o da altre sostanze: queste patologie possono mascherare o aggravare i sintomi ansiosi. In alcuni casi, queste altre malattie devono essere curate prima di iniziare la terapia per il disturbo ansioso.
Spesso sono presenti sintomi fisici come cefalee tensive, disturbi gastrointestinali e contratture o dolore a livello muscolare. Tali sintomi, una volta escluse eventuali problematiche organiche (anche attraverso esami strumentali o di laboratorio), possono essere considerati a tutti gli effetti sintomi di un disturbo d’ansia generalizzata.
I sintomi principali del disturbo d’ansia generalizzata sono:
- Irrequietezza o tensione psichica costante.
- Sensazione di costante svuotamento e fatica cronica.
- Fatica nella concentrazione con conseguente riduzione della memoria.
- Facile nervosismo ed irritabilità.
- Tensione muscolare cronica che può concentrarsi negli arti, nei muscoli del collo, della schiena e generare dolore.
- Difficoltà nel sonno che si possono tradurre come difficoltà nell’addormentamento, nel mantenimento del sonno, oppure in un sonno agitato e non ristoratore.
- Rimuginio